RiccioneDay: l’esperimento di marketing territoriale

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Una volta il mio amico Francesco Ventura mi ha detto: “se lavori nel turismo, lavori con le emozioni della gente; in vacanza le persone sono quello che veramente vorrebbero essere tutti i giorni”. Ed è verissimo, lavorare nel turismo significa lavorare nel business dell’accoglienza, nel rendere speciale la vita delle persone per qualche giorno, al più un paio di settimane. In quel tempo le persone vivono molto di più, ricordano ogni particolare, la loro percezione è massima. Insomma, qualcosa di diverso rispetto al concetto di riempire le camere.

Qualche anno fa imperversava Groupon, e tutti gli hotel si chiedevano se valesse la pena lavorare in questo modo. Dopo qualche esperimento, la mia conclusione era semplice: Groupon non crea relazioni, non crea emozioni, non crea connessioni. Con Groupon siamo nel business del riempimento delle camere, della visibilità in cambio di uno sconto, della pubblicità fine a se stesse. Certamente non siamo nel business dell’accoglienza.

Una mattina di un paio di anni fa mi sono svegliato con questa idea: aprire la stagione in Romagna con una festa, una celebrazione dell’accoglienza, che riportasse la Romagna a capitale dell’accoglienza.

In una presentazione per un lavoro di comunicazione per un hotel, il mio amico e grande copywriter Marco Ribolla ha scritto una cosa bellissima:

Accogliere è l’essenza stessa della vita.
Se lo strumento non accogliesse la mano non ci sarebbe musica. Se il fiore non accogliesse l’ape non ci sarebbe vita.

Ed in Romagna, l’accoglienza è tutto. Non abbiamo bel mare. Non abbiamo opere d’Arte di inestimabile valore. E non abbiamo mediamente nemmeno strutture alberghiere di gran qualità.

E così è nata l’idea della festa dell’accoglienza, in prima battuta pensata su Rimini.

L’idea è semplice: accogliere significa prima di tutto donare senza pretendere nulla in cambio, per cui perchè gli hotel non possono donare qualche camera ai loro clienti (o ai loro amici, o anche a potenziali clienti) per festeggiare loro stessi ed il loro lavoro? Perchè un albergatore deve svendersi su Booking.com o su Groupon per arricchire una multinazionale e non regalare un po’ di camere ai suoi già clienti o potenziali per rafforzare quello spirito di accoglienza e di connessione emotiva che è alla base di chi fa turismo?

Budget dell’iniziativa dovrà essere molto vicino allo zero: zero pubblicità, zero comunicazione. Un ritorno forse al baratto, al baratto di emozioni.

La mia idea originaria prevedeva anche che gli Ospiti dovessero portare qualcosa, perchè per fare festa assieme, anche gli Ospiti possono portare il loro cadeau, il loro prodotto tipico.

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Una rivisitazione della Gradisca, se volete, o, un ritorno alle origini romagnole delle feste della Ligaza, che in campagna si fanno ancora: chiunque porta qualcosa per fare festa insieme: il cibo è semplicemente il collante dello stare insieme.

Il mio amico e collega Nicola, anche lui appassionato di marketing turistico non convenzionale, mi ha confortato sulla bontà dell’idea.

Dopo 2 anni il Consorzio Riccione Turismo con cui collaboro ha fatto sua l’idea, ampliandola e coinvolgendo l’intera città, grazie al coraggio di un grande albergatore come Stefano Giuliodori, che sa davvero cosa sia fare accoglienza nel modo più profondo. E quindi: se gli albergatori ci stanno a regalare 1000 camere, perchè gli operatori non possono voler partecipare a riportare in Romagna la capitale dell’accoglienza?

Il 29 Maggio Riccione intera si donerà ai suoi cittadini temporanei. Il programma di Riccione Day ha coinvolto tanti alberghi, ristoranti, bar, bagnini e le relative associazioni di categoria.

Con coraggio Riccione torna all’origine dei suoi valori, con il suo cuore generoso e ospitale. Nell’era dei social e della condivisione, dove l’esperienza e le emozioni sono tutto, per un giorno la città sarà la capitale mondiale del turismo.

Questo è un esperimento, e non so come verrà accolto. Di certo gli operatori delle città sono stati fantastici e solo per questo spero sarà un successo.

Ci vediamo a Riccione? 🙂

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